La rilevanza storica, politica e sociale, oltreché architettonica, delle Carceri Nuove di Torino, ne fa un monumento a tutti gli effetti.

L'impianto originario del carcere è stato modificato nel tempo con la realizzazione di nuovi interventi che, pur edificati per assolvere alle funzioni proprie ed aumentare le dotazioni richieste alla struttura, si rivelano come ampliamenti casuali.

Il restauro della cappella esamina le problematiche della cupola, quali la puntuale verifica della stabilità e le opere per l'eliminazione dell'umidità.
Il progetto conserva tutti i cubicoli, con un'attenta opera di restauro che preservi le scritture e le testimonianze ancora oggi leggibili sulle pareti.

Per la Sezione Femminile è previsto il restauro conservativo totale: l'edificio conserva l'originario impianto a ballatoio, che si articola su tre piani, ed è parte del percorso museale.
La riqualificazione delle corti, ora aperte e permeabili alla Città, é intesa quale elemento di cerniera tra due differenti sistemi storici urbani, finora divisi dalla ferrovia e dalle Carceri, Crocetta e Borgo San Paolo.